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Chi e’ Youcef Belaili, il genio ribelle che ha eliminato Giroud al Mondiale per Club
AFP via Getty Images

Chi lo conosce bene non ha dubbi: “Sì, è meglio di Mahrez“. Perché se Youcef Belaïli è in forma può saltare chiunque. L’esterno d’attacco dell’Esperance è un dribblomane nato che nella notta tra venerdì 20 e sabato 21 giugno ha eliminato il Los Angeles FC di Giroud e Lloris dal Mondiale per Club, sotto gli occhi di Nicole Kidman presente al Geodis Park di Nashville. 1-0 finale e gol del classe ’92. Una trama da film, con l’algerino in copertina e sullo sfondo un popolo intero che sogna l’impresa: la notte tra martedì 24 e mercoledì 25 l’Esperance si gioca la qualificazione agli ottavi nello scontro diretto col Chelsea. Serve un’impresa da Oscar.
CHI E’ YOUCEF BELAILI – Se Nicole Kidman conoscesse la storia di Belaïli potrebbe pensare davvero a una sceneggiatura. 33 anni, carattere ribelle: classico genio e sregolatezza che a causa dei suoi comportamenti extra campo si è giocato la possibilità di affermarsi in Europa. Le chance ce le ha avute in Francia: Angers, Brest e Ajaccio, in tre momenti diversi della carriera; prima di arrivare in Europa, nel 2015, viene fermato due anni per doping dopo aver fumato una sigaretta con tabacco e cocaina, “appena ho saputo che c’era la coca ho smesso” giura il ragazzo. Durante le sue esperienze francesi salta gli allenamenti, fa serate in discoteca lasciando conti aperti da migliaia di euro e manda il cugino a fare i test medici al suo posto. Poi, però, quando è col pallone tra i piedi, scatta la magia. Ma il talento non basta per affermarsi in Europa. E così nel secondo tempo della sua vita Youcef gioca prima in Algeria e dall’estate scorsa è in Tunisia all’Esperance.
LA PARTITA DI BELAILI – Nella scorsa stagione ha vinto campionato e Coppa di Tunisia, prima di andare al Mondiale per Club ha fatto gol e assist in un’amichevole tra Algeria e Ruanda. E contro il Los Angeles FC è stato il migliore in campo: prima di segnare prova a prendersi un calcio di rigore lasciandosi cadere in area; l’arbitro non si fa ingannare e – dopo aver rivisto l’azione al Var – lo ammonisce. Poco male, perché a venti minuti dalla fine segna il gol-partita. L’altro eroe della serata è il portiere Bechir Ben Said, che all’undicesimo minuto di recupero del secondo tempo para un calcio di rigore. Due protagonisti assoluti in una serata da prima visione, una storia che neanche nei film.
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